Tutto tace. Dal mese di febbraio i pazienti reggini sono rientrati a “casa”, Ma questa tregua potrebbe durare poco. Più volte era stato ribadito che l'aumento dei posti rene al Grande Ospedale Metropolitano e al Tiberio Evoli di Melito rappresentava solo una soluzione tampone in attesa della realizzazione del nuovo centro dialisi.
E nei mesi di lavoro del tavolo tecnico promosso dalla prefettura era stato predisposto l'iter per realizzarlo questo nuovo centro. Non solo mentre il settore pubblico adottava i primi provvedimenti anche un imprenditore aveva già messo in moto l'operazione per realizzare nell'arco di qualche mese una nuova struttura. Ma ad oggi, come riporta un servizio della Gazzetta del Sud in edicola, entrambi i percorsi sono fermi. La Regione decide di non decidere.
Intanto non si può abbassare la guardia. Si potrebbe ricominciare, l'esodo già dal mese di luglio. Purtroppo, i pazienti che stanno entrando in dialisi sono in crescita, e le aspettative di vita, grazie ai progressi della medicina fortunatamente sono aumentate. Per cui il rischio che si ricominci daccapo l'odissea con i pazienti dializzati costretti a fare da spola sullo Stretto per raggiungere un centro a Messina non è una mera ipotesi, ma potrebbe diventare una triste realtà.
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