L'alloggio popolare per i meno abbienti non è garantito dal Comune di Reggio, che continua ad arrancare nelle dovute verifiche degli aventi diritto. Ancora una volta la questione del reperimento di una casa per le fasce deboli della popolazione è emersa nel corso di un'assemblea pubblica organizzata dall'Osservatorio sul disagio abitativo, la rete costituita dall'associazione Un mondo di mondi, centro sociale “Cartella”, movimento Reggio non tace, la società dei territorialisti/e, Centro socio culturale “Nuvola Rossa”, Comitato solidarietà migranti e collettiva autonomia. L'iniziativa, tenutasi ieri alla libreria “Universalia”, alla quale ha partecipato al tavolo anche la signora Cettina che da 20 anni aspetta un alloggio, è stata l'occasione per tracciare un bilancio di quanto fatto finora dalle istituzioni e le criticità che attendono ancora una risoluzione. L'argomento principe è stato il sistema di reperimento degli alloggi tramite turnover, che consente di riprendere gli stessi a chi non ne ha più i requisiti, e nuova costruzione. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria in edicola.