È tutto fermo. Una fotografia datata, che al di là delle tante parole spese e delle promesse fatte, rimane lì a ricordarci che la questione migranti nell'area industriale di San Ferdinando resta irrisolta. Lo spettacolare smantellamento della baraccopoli, avvenuto il 6 marzo scorso, non ha avuto al momento seguito e i migranti continuano a vivere nella nuova tendopoli senza una prospettiva reale di poter abbandonare le tende in un tempo relativamente breve.
Il famoso tavolo in Prefettura, al quale siedono i Comuni della Piana, la Regione, al Città metropolitana e le parti sociali, ha licenziato solo un protocollo d'intesa, un documento che non ha prodotto però effetti concreti. La questione dei moduli abitativi, che dovrebbero consentire la famosa ospitalità diffusa in tutto il territorio della Piana di Gioia Tauro, è rimasta lettera morta: le strutture abitative sono disponibili, ma senza i fondi necessari per rendere concreto il piano non si può passare dalle parole ai fatti.
Una situazione di perenne precarietà denunciata dal sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi. Servirebbero 500mila euro per potere iniziare a montare i moduli abitativi, ma ancora non si hanno notizie dalla Città metropolitana che si era impegnata a finanziare l'accordo siglato in Prefettura dai Comuni per l'accoglienza diffusa dei migranti.
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