Il Tribunale delle misure di prevenzione di Reggio Calabria ha dissequestrato l'immenso patrimonio che faceva capo all'imprenditore Salvatore Domenico Tassone. Una decisione maturata dopo la definitiva uscita dal processo di Tassone, deceduto nel corso del procedimento, e l'assoluzione degli altri membri della sua famiglia coinvolti. La confisca del patrimonio, quasi 50 milioni di euro, era giunta alla fine del primo grado di giudizio del processo “Arca” e la condanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione di Tassone. Imprese e proprietà finirono nella disponibilità dello Stato dopo la condanna per associazione mafiosa. Tassone, infatti, era ritenuto contiguo alla cosca Versace-Longo. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria in edicola.