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Truffe nella Locride, le condanne reggono al vaglio della Cassazione: nomi

«Posto che l’assegno circolare è essenzialmente non trasferibile, l’applicazione dei princìpi affermati dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nella indicata pronuncia anche a tale mezzo di pagamento deve necessariamente fare concludere per l'intervenuta depenalizzazione delle condotte di falsificazione degli assegni circolari in quanto condotte riconducibili all’ipotesi del falso in scrittura privata». Ne consegue l’annullamento senza rinvio per il reato di falso in assegno circolare, in quanto non previsto dalla legge come reato e l’eliminazione del relativo aumento di pena per gli imputati interessati da questa contestazione.

È quanto, in sintesi, ha stabilito la Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza del processo “Fraudo”, accogliendo, in particolare, il ricorso proposto dall’avvocato Giacomo Iaria, il quale ha sostenuto che la cessione dei titoli di credito, ovvero di assegni, con la clausola “non trasferibile” doveva rientrare nel caso di depenalizzazione come ribadito da una recente sentenza delle Sezioni Unite e, pertanto, le contestazioni per il suo cliente, assistito insieme all’avvocato Riccardo Misaggi, dovevano essere annullate senza rinvio.

La Cassazione ha ritenuto fondato il motivo di ricorso dell’avvocato Giacomo Iaria e, di conseguenza, ha esteso l’annullamento per la medesima contestazione anche per gli altri imputati interessati allo stesso reato, alcuni dei quali difesi dagli avvocati Leone Fonte, Francesco Staltari, Antonio Nocera, Giuseppe Calderazzo, Massimo e Francesco Mazzaferro.

Nel dettaglio la Cassazione ha rideterminato la pena per Cosimo Bevilacqua cl. 85 (3 anni e 10 mesi), Massimo Bevilacqua (4 anni e 7 mesi), Maurizio Bevilacqua (2 anni e 10 mesi), Mimmo Bevilacqua (4 anni e 1 mese), Benedetto Bevilacqua (7 anni e 6 mesi), Luigi Bevilacqua (4 anni e 3 mesi), Guerino Berlingeri (3 anni e 10 mesi), Carmelo Bevilacqua (3 anni e 6 mesi), Rocco Coluccio (6 anni), Leonardo Bevilacqua (2 anni e 7 mesi), Cosimo Bevilacqua cl. 68 (4 anni e 7 mesi), Damiano Bevilacqua (2 anni e 4 mesi). Per Antonio Bevilacqua è stato deciso l’annullamento senza rinvio per alcuni capi, con rinvio limitatamente alla recidiva. Annullamento con rinvio per Marco Bevilacqua. Ed ancora per Vincenzo Amato, Egidio Cardone e Salvatore Amelio, annullamento senza rinvio per alcuni capi, annullamento con rinvio per altri e sentenza irrevocabile per altri ancora.

Infine sono stati respinti i ricorsi presentati dagli avvocati difensori di Arturo Mittica e Carla Rapisarda.

In Cassazione ha retto l’impianto accusatorio per quanto riguarda il reato di associazione dedita alle truffe contestate nell’ambito dell’indagine “Fraudo” che si è fondata sull’esito delle indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri, che hanno ritenuto di aver individuato un gruppo criminoso dedito a truffe sparse in tutta Italia.

L’operazione “Fraudo” è scattata il 2 maggio 2013: dodici persone, ritenute appartenenti a un’organizzazione dedita alle truffe, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica. Nel mirino più di cento episodi di truffa e in tutta Italia. Secondo l’accusa la banda rispondeva agli annunci on line e l’acquirente di turno si faceva consegnare la merce, quasi sempre nei fine settimana onde evitare controlli bancari. Oltre agli assegni, venivano contraffatti anche i documenti d’identità degli acquirenti. In occasione della conferenza stampa, gli inquirenti sottolinearono che «si tratta di una delle poche operazioni per le quali non sono state necessarie intercettazioni telefoniche o ambientali».

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