Da vent'anni è nel mirino della cosca Alvaro di Sinopoli: attentati, danneggiamenti, intimidazioni. Una vita di inferno perché ha “osato” ribellarsi ai “signori della montagna” e collaborare con i magistrati dell'antimafia. Domenico Luppino, imprenditore agricolo e testimone di giustizia, ha subìto l'ennesimo danneggiamento nelle sue proprietà. Una ventina di alberi d'ulivo sono stati dati alle fiamme qualche giorno fa, in pieno giorno. «Con questo incendio - ha commentato amaramente Luppino - abbiamo superato la quota di 300 danneggiamenti in vent'anni. È un macabro conteggio che mi sono preso la briga di fare. Non perché sia importante in generale, ma lo è per me». L'articolo nell'edizione di oggi della Gazzetta del Sud - Reggio Calabria