
Avrebbe riscosso direttamente il pagamento del canone di occupazione degli spazi pubblici al mercato di Rosarno sia prendendo soldi in contanti dai commercianti abusivi che generi alimentari o altre merci. Con questa accusa è stato arrestato, in flagranza, C.A., 63 anni, di Rosarno, ispettore capo della polizia municipale. Per lui l'accusa è di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Sabato scorso, a Rosarno, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio disposto dalla compagnia di Gioia Tauro, i carabinieri della Tenenza di Rosarno, impegnati in un servizio di prevenzione nelle vie del mercato settimanale, hanno notato che un vigile urbano, in uniforme e con l’auto di servizio, si aggirava per le vie del mercato riscuotendo denaro contante, generi alimentari e altre merci da alcuni commercianti.
Insospettiti dall’atteggiamento anomalo dell’ispettore, i militari hanno avviato un servizio di osservazione in abiti civili per indagare sulla condotta del vigile. I carabinieri hanno documentato l'ispettore che, avvalendosi della sua qualità di pubblico ufficiale, riscuoteva indebitamente, da alcuni commercianti abusivi e non autorizzati il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche destinate al mercato.
I carabinieri lo hanno fermato prima che salisse a bordo dell’autovettura di servizio alla fine del giro, trovandolo effettivamente in possesso di 40 euro in contanti e di diverse buste contenenti prodotti ortofrutticoli e cosmetici, ritenuti proventi delle precedenti riscossioni illecite.
Il 63enne, al termine degli adempimenti di rito, è stato, dunque, tratto in arresto in flagranza di reato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Palmi che, concordando con le richieste della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
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