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Il crollo del palco al Palasport di Reggio: 5 condanne in appello per la morte dell'operaio

Regge l'accusa per la morte bianca al Palasport di Reggio Calabria quando il crollo del palco che un gruppo di operai stava allestendo in vista del concerto della cantante Laura Pausini ha ucciso il rider Matteo Armellini, il 31enne rimasto schiacciato dal gigante d'acciaio che si è piegato su stesso.

Cinque condanne erano state inflitte dal Giudice monocratico di Reggio al termine del giudizio di primo grado, e cinque condanne sono state inflitte dalla Corte d'Appello. Il collegio presieduto dalla dottoressa Francesca Di Landro è addirittura andata oltre le richieste di condanne avanzate dalla Procura generale.

Nel dettaglio le 5 condanne: l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Reggio, Marcello Cammera, a 1 anno e 4 mesi di reclusione; il coordinatore della sicurezza per i lavori di costruzione della struttura, Sandro Scalise a 2 anni e 4 mesi; il progettista Franco Faggiotto a 2 anni e 8 mesi.

E ancora il rappresentante della “F&P Group” committente dei lavori di allestimento del palco alla Italstage, Ferdinando Salzano a 1 anno e 6 mesi; il responsabile della “Italstage”, società che aveva costruito il palco, Pasquale Aumenta a 1 anno e 4 mesi. Le ipotesi di reato contestate sono omicidio colposo e disastro colposo. L'immane tragedia si è verificata il 5 marzo del 2012.

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