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La droga tra la carne congelata, sequestrati 61 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro

Foto d'archivio

Sessanta chilogrammi di cocaina sono stati sequestrati nel porto di Gioia Tauro dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, con il coordinamento della Procura distrettuale antimafia.

La droga era in un container che trasportava carne congelata in transito nello scalo calabrese, proveniente dal Brasile e con destinazione finale il sud-est asiatico.

Sono stati individuati e sequestrati 61 chilogrammi di cocaina contenuti in due borsoni posti dietro ai portelloni del contenitore, i quali , una volta giunti a destinazione e «tagliati» fino a quattro volte prima di essere immessi sul mercato, avrebbero fruttato circa 12 milioni di euro alle organizzazioni criminali.

Attraverso una complessa attività di indagine eseguita su migliaia di containers provenienti dal continente americano, gli uomini della Guardia di Finanza, con il supporto di unità cinofile e grazie ai sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane, sono riusciti ad individuare quello in cui era stato occultato lo stupefacente.

Nonostante la tendenza alla delocalizzazione delle spedizioni su altri porti, Gioia Tauro, secondo gli inquirenti, rimane comunque uno dei principali scali di riferimento dei narcotrafficanti.

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