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Relazione con la figlia del boss dietro il delitto Pileggi, un arresto a Monasterace dopo 3 anni

Alfredo Pileggi

Un uomo di 41 anni è stato arrestato questa mattina a Monasterace per l'omicidio di Alfredo Pileggi, avvenuto nel 2016. A finire in manette è stato Cosimo Sorgiovanni, 41enne di Monasterace, considerato appartenente alla cosca di 'ndrangheta che fa capo alla famiglia Ruga.

Nel pomeriggio dell’8 febbraio 2016, Alfredo Pileggi è stato barbaramente ucciso con 5 colpi d’arma da fuoco calibro 45: colpito al torace e all’addome mentre si trovava, in sosta a bordo della propria Fiat Punto, in via Calabria nei pressi della palestra che frequentava.

Le indagini, dirette dal procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo, e dai sostituti procuratori Simona Farraiuolo e Antonella Crisafulli, hanno consentito di raccogliere gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti di Sorgiovanni. È stato setacciato e analizzato ogni elemento derivante dalle dichiarazioni dei familiari della vittima e di chi lo frequentava, sono state eseguite attività investigative classiche e tecniche nonché indagini scientifiche da parte del RIS di Messina, attività che nel complesso hanno consentito di dimostrare tra l’altro la premeditazione del delitto.

Il movente dell’omicidio è da ricercare nella relazione extraconiugale intrattenuta dalla vittima con la figlia di un noto esponente della criminalità organizzata locale, tra i cui sodali emerge Sorgiovanni che, come riscontrato dalle investigazioni e dalle fonti dichiarative, sarebbe un “soldato” della storica famiglia di ‘ndrangheta Ruga, operante nella vallata dello Stilaro.

Le indagini hanno permesso agli inquirenti di ottenere ulteriori conferme sulle motivazioni del cruento fatto di sangue, consentendo anche di scoprire che la vittima nel maggio 2015 era stata avvicinata da Sorgiovanni per chiarire la vicenda. Il suggello alle ipotesi investigative, è stato ottenuto dalle risultanze delle analisi scientifiche che hanno consentito di riscontrare sull’odierno indagato e sugli indumenti che indossava la presenza di alcune particelle di polvere da sparo pienamente compatibili con i bossoli sequestrati sulla scena del crimine.

L'operazione che ha portato in carcere il presunto assassino di Pileggi è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, coadiuvati dalla Stazione di Monasterace. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Reggio di Calabria, Domenico Armaleo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri.

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