La Corte d'appello di Milano, prima sezione penale, a seguito di sentenza di annullamento con rinvio emessa dalla terza sezione della Corte di Cassazione, ha assolto dal reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti Pasquale Perre, difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Andrea Magnaghi, Saverio Perre, difeso dagli avvocati Amedeo Rizza e Luca Maio, e Saverio Garreffa, difeso dall'avvocato Maria Chiara Bolzoni. Gli imputati, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, a seguito di concordato in appello avanzato solo per i reati di detenzione e cessione di stupefacente, sono stati invece condannati alle seguenti pene: Pasquale Perre a 4 anni 8 mesi, Antonio Garreffa a 5 anni, Saverio Perre a 5 anni e 8 mesi. La Corte di appello meneghina recependo le argomentazioni del procuratore generale e degli avvocati difensori, i quali congiuntamente hanno richiesto l'assoluzione degli imputati, ha riconosciuto l'insussistenza del fatto in relazione all'accusa associativa, condannandoli solo per singole ipotesi di cessione.