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Platì, il Comune acquisirà i beni confiscati alla 'ndrangheta

Il Comune di Platì ha confermato, nel corso della conferenza di servizi convocata presso la prefettura di Reggio Calabria dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, la volontà di acquisire al patrimonio indisponibile dell’ente due beni confiscati alla 'ndrangheta, già manifestata dalla commissione straordinaria.

«Si tratta - spiega un comunicato che della commissione che gestisce il comune commissariato - di un’unità immobiliare abitativa posta su due livelli, e ubicata in prossimità della centrale Via Roma di Platì, e di un terreno agricolo».

«Una volta formalizzato il passaggio dei beni confiscati nella disponibilità del Comune di Platì, l’Ente - si fa rilevare - potrà destinare gli stessi per le finalità previste dal Codice delle leggi antimafia e, quindi, per scopi istituzionali o sociali o anche economiche, con vincolo di reimpiego dei proventi per finalità sociali».

«La destinazione ed il reimpiego dei beni per gli scopi previsti dalla legge - si legge ancora - segna un passo importante per il ripristino della legalità anche per Platì, rappresentando un momento di riscatto per un’intera comunità che potrà, in tal modo, fruire di nuovi ed ulteriori spazi pubblici in luoghi dove un tempo si affermava la protervia della criminalità organizzata».

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