Un'assoluzione, alcuni leggeri sconti di pena e conferme della sentenza di primo grado. Questo, in sintesi, quanto deciso ieri la Corte d'appello di Reggio Calabria chiamata a decidere in merito alla posizione degli imputati dell'inchiesta “Alchemia” che hanno deciso di farsi processare con il rito abbreviato. Alla sbarra figurano 5 imputati, accusati di associazione mafiosa ed altri reati.
La Corte d'appello, presieduta dal giudice Olga Tarsia, ha confermato la condanna a 8 anni nei confronti a Pietro Pirrello; i giudici di secondo grado, invece, hanno applicato un piccolo sconto di pena a Fabrizio Accame e Adolfo Barone, ai quali è stata inflitta una pena di 8 anni e due mesi di reclusione, a fronte degli 8 anni e otto mesi del primo grado. Antonio Raso è stato condannato a 6 anni e otto mesi mentre è stato assolto Massimo Corsetti, dopo la condanna a 8 anni che aveva rimediato in primo grado.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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