Chiara Cannizzaro è un esempio vivente di cittadina europea. Nata a Reggio Calabria nel 1991, due anni dopo la caduta del muro di Berlino, si è formata in un ambiente vivace e stimolante, al liceo scientifico “Leonardo da Vinci” e al gruppo scout “San Marco” della Candelora. Ambienti familiari, culturali e sociali che hanno favorito la necessaria apertura mentale globale, senza barriere e pregiudizi. Oggi vive a Stoccolma. Nella capitale svedese si trova ad affrontare una prova per la quale, come tutti, non si era preparata all'università. Chiara vive l'incognita Coronavirus con una serenità ammirevole che le viene da una preparazione “domestica” antecedente e ben più profonda: «Vivo da quasi un anno a Stoccolma, dove lavoro come ingegnere geotecnico presso una società di consulenza svedese. Questo è senza dubbio un periodo molto difficile per tutti in qualsiasi Paese. La Svezia lo sta affrontando a suo modo. Il governo svedese conta molto sul comportamento dei suoi cittadini. Le autorità non impongono una quarantena forzata, ma consigliano di evitare il più possibile il contatto con la gente, per evitare la propagazione del virus». L'intervista completa nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.