Nonostante le misure stringenti adottate dal governo e ulteriormente aggravate dal primo cittadino Giuseppe Falcomatà al fine di contenere il diffondersi del coronavirus, il controllo del territorio di Reggio non si ferma. I numeri parlano chiaro, dopo l'attivazione delle misure previste dell'11 marzo scorso sono state controllate circa 3mila persone (esattamente 2.839). È record di di denunce soprattutto per inosservanza alle norme contenute nei decreti del governo dell'otto e del nove marzo. Sono ben 112 i deferimenti ai sensi dell'articolo 650 del codice penale che recita: chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro duecentosei. L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.