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Truffe online e phishing, 117 indagati a Reggio Calabria

Una mega truffa on line nata a Reggio Calabria e poi diffusa in tutta Italia che è costata la denuncia a 117 persone coinvolte nell’operazione.

Una inchiesta, ribattezzata Fullones, portata avanti dai carabinieri del comando provinciale di Reggio che lunedì hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri. I reati contestati sono: accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, detenzione e diffusione abusiva di codici d’accesso a sistemi informatici o telematici, frode informatica e riciclaggio.

L’inchiesta nasce in seguito a diverse denunce giunte da tutta Italia e dalle quali  emergeva lo stesso modus operandi: le vittime venivano tratte in inganno da mail, ricevute sui propri account personali che ritraevano loghi contraffatti di vari istituti di credito e invitate ad inserire dati riservati per l’accesso ai propri conti correnti in maschere del tutto similari a quelle realmente in uso alle pagine “home banking” dei loro istituti di credito, il cosiddetto phishing.

L’obiettivo era quello di permettere di effettuare dai loro conti uno o più bonifici bancari in favore di conti correnti o carte prepagate intestate a sconosciuti per la maggior parte dei casi risultati residenti a Reggio Calabria.

Per portare avanti la truffa venivano reclutate persone disponibili - dietro il pagamento di un importo prestabilito di 100 euro - ad attivare una carta prepagata, un conto corrente o analoghi strumenti finanziari, su cui fare accreditare i bonifici. Il denaro, così sottratto, veniva prelevato in contanti lo stesso giorno del bonifico e poi suddiviso tra i sodali dell’associazione.

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