Prima ha risposto alle domande dei magistrati e degli avvocati e proprio mentre stava per concludere la testimonianza in Corte d'Assise a Reggio l'ex collaboratore di giustizia Santino Di Matteo si è scagliato contro Giuseppe Graviano, l'uomo delle Stragi continentali e il boss del mandamento Brancaccio a Palermo che è stato il mandante del barbaro omicidio del figlio Giuseppe Di Matteo, il ragazzino strangolato e sciolto nell'acido nel 1996.
"Graviano sei proprio un galantuomo. Dovresti sputarti in faccia per quello che hai fatto" gli ha urlato Santino Di Matteo, subito bloccato e zittito dalla presidente della Corte d'Assise di Reggio, Ornella Pastore.
Nessuna parola di risposta da parte di Giuseppe Graviano. Lo scontro è avvenuto stamattina a Reggio nel corso dell'udienza "'Ndrangheta Stragista" dove lo stesso Graviano è imputato insieme al reggino Rocco Santo Filippone, perché ritenuti i mandanti degli attentati ai carabinieri consumati a cavallo tra il 1993 e il 1994 con l'obiettivo di esportare in Calabria la stagione delle Stragi e rafforzare il ricatto di Cosa nostra allo Stato italiano che ribadiva la linea dura del 41 bis contro i mafiosi.
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