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Coronavirus a Reggio, il Gom presenta un compendio sulla gestione dell'emergenza

Il Gom ha reagito con grande professionalità, tempismo e coerenza davanti a quella che si temeva potesse essere una pandemia disastrosa”. Sono queste le parole del Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, Ing. Iole Fantozzi, alla conferenza stampa di presentazione della pubblicazione compilativo-scientifica “COVID-19: il Modello di gestione del G.O.M. di Reggio Calabria”.

Il Commissario del G.O.M. ha ringraziato, ancora una volta, tutti coloro che con vari ruoli, hanno lavorato assiduamente affinché tutto funzionasse per il meglio. Dagli “infermieri ai dirigenti, sanitari, medici, amministrativi, tecnici, tutti, con uno spirito di squadra che non si era mai visto - ha concluso - si sono uniti per portare un contributo determinante alla gestione dell’epidemia”.

“Modello di gestione del G.O.M. di Reggio Calabria”, edito da “A.L.E. Edizioni”, è dunque un compendio ragionato di tutte le misure, le procedure ed i protocolli adottati dall’Ospedale di Reggio Calabria per fronteggiare con efficienza l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Si tratta di un lavoro di équipe coordinato dal Commissario Straordinario, Ing. Iole Fantozzi, che si caratterizza per la duplice valenza, quella antologica, nella sua veste di raccolta di tutte le attività del G.O.M. in relazione al COVID-19, e quella programmatoria, nell’eventualità di dover fronteggiare una nuova emergenza dello stesso tipo, tanto che è possibile considerare la stessa pubblicazione come la piattaforma di un piano pandemico.

Altra notizia positiva è rappresentata dal fatto che i proventi delle vendite del libro saranno interamente devoluti all’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.

Nondimeno, la conferenza stampa odierna è stata l’occasione per presentare le attività di ricerca sviluppatesi al G.O.M. nell’ambito dell’attuale emergenza. In particolare ci si è soffermati sullo studio di un team di specialisti nato dal dialogo serrato tra il dott. Correale, Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia, e il dott. Macheda, Direttore dell’Unità Operativa di Rianimazione. Lo studio, confortato da seri riscontri clinici, si configura come un trattamento efficace del danno polmonare acuto legato a Covid19 mediante una tecnica innovativa. La terapia messa a punto al G.O.M. ha avuto effetto in 120 ore ed è stata efficace su 13 pazienti dei 14 trattati.

La tecnica, adesso al vaglio dell’AIFA per la nascita di uno studio clinico randomizzato su larga scala, è oggetto di brevettazione e pubblicazione editoriale e potrebbe avere implicazioni anche al di fuori dell’epidemia Covid in situazioni di danno infiammatorio polmonare.

Questo studio si è sviluppato in parallelo in ambito clinico e di laboratorio e coinvolge centri di ricerca di rilevanza nazionale ed internazionale.

Il personale del Grande Ospedale Metropolitano coinvolto finora è:

Dott.ri Pierpaolo Correale, Antonella Falzea, Eleonora Iuliano, Rocco Giannicola, UOC Oncologia Medica;

Dott. Sebastiano Macheda e suo team, UOC Rianimazione;

Dott. Massimo Caracciolo, UOSD Terapia Intensiva Post-Operatoria;

Dott.ssa Antonella Morabito, UOC Farmacia;

Dott. Giuseppe Foti, Dr. Carmelo Magano e Team, UOC Malattie infettive;

Dott. Antonio Armentano, Dr. Nicola Arcadi, Dr.ssa Carmela Falcone, e team UOC Radiologia;

Dott. Marco Conte e Team, UOC Microbiologia;

Dott. Corrado Mammì, UOSD Genetica Medica;

Dott.ssa Giuseppa Romeo e team UOSD Laboratorio di Tipizzazione Tissutale.

Il progetto include collaborazioni esterne con:

Prof. Michail Sitkovsky, New England Inflammation and Tissue Protection Institute, Northeastern University, Boston, Massachusetts,

Prof. Antonino De Lorenzo, Section of Clinical Nutrition and Nutrigenomic, Department of Biomedicine and  Prevention, University of Rome “Tor Vergata”, Roma,

Prof. Federico Bilotta, Department of Anesthesiology, Critical Care and Pain Medicine, Policlinico Umberto I, “Sapienza” University of Rome, Roma,

Prof. Michele Caraglia, Department of Precision Medicine, University of Campania “L. Vanvitelli”, Napoli.

 

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