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Cadavere in mare a San Ferdinando, potrebbe essere del disperso del peschereccio di Terrasini

La capitaneria di porto di Gioia Tauro insieme ai carabinieri di San Ferdinando e al gruppo dei sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti in un tratto di mare davanti alla costa di San Ferdinando da stamane alle 11.

Un uomo del luogo ha notato proprio nei pressi della riva qualcosa di sospetto simile a un corpo umano. Sono state immediatamente avvisate le forze dell'ordine. Si dovrebbe trattare del corpo in avanzato stato di decomposizione di un marittimo. Le operazioni di recupero non sono iniziate perché si attende il magistrato di turno.

Sono ore di angoscia a Terrasini perché non è da escludere che possa trattarsi di Vito Lo Iacono, il 26enne comandante del peschereccio Nuova Iside, disperso dallo scorso 13 maggio. Il cadavere è stato recuperato, ma solo l’esame del dna potrà svelarne l’identità. Ieri, intanto, a 30 miglia dalla costa palermitana e a 1.400 metri di profondità, la Marina militare ha rinvenuto il relitto del Nuova Iside.

La Procura della Repubblica di Palermo ha avviato i contatti con i colleghi di Palmi per le «opportune» verifiche sul cadavere recuperato oggi dalla Capitaneria di porto nello specchio di mare antistante Gioia Tauro.

Il corpo è irriconoscibile per cui potrebbe essere necessario prelevare un campione per effettuare un riscontro tramite il Dna. Da lunedi, intanto, la Marina Militare proseguirà con gli accertamenti in profondità sul relitto del peschereccio «Nuova Iside», provando a raccogliere immagini dell’intero scafo. Immagini e video riprese che saranno poi consegnate ai magistrati di Palermo che coordinano l’inchiesta, l’aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico.

Nei giorni scorsi era stata sequestrata la scatola nera di una petroliera, la «Vulcanello» dello società Augustadue-gruppo Mednav, e la stessa imbarcazione è stata posta sotto sequestro nel porto di Augusta dove, ieri è stato avviato un accertamento tecnico irripetibile. Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati: si tratta di due ufficiali di plancia, del comandante della petroliera e dell’armatore. La Procura indaga per omicidio colposo e omissione di soccorso, Il corpo di Giuseppe Lo Iacono, 33 anni, padre di 4 figli, fu recuperato il 14 maggio; quello di Matteo Lo Iacono, 53 anni, due giorni dopo, avvistato da un traghetto in viaggio sulla tratta Ustica- Palermo, a circa 14 miglia a nord di Capo Gallo. Resta ancora oggi disperso Vito Lo Iacono.

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