È servito l'aiuto di un collaboratore di giustizia, Domenico Agresta, per fare scoprire agli inquirenti l'esistenza di un “locale” di 'ndrangheta in provincia di Cuneo. Martedì, gli uomini della Squadra mobile di Torino coordinati dalla Procura antimafia del capoluogo piemontese hanno smantellato il “locale” di Bra, facendo emergere come la famiglia Luppino, da Sant'Eufemia d'Aspromonte, fosse riuscita a colonizzare - dal punto di vista criminale - il centro del Cuneese.
La cosca calabrese non solo controllava un vasto traffico di droga, principale business della sua attività, ma sarebbe anche riuscita a infiltrarsi dentro le forze dell'ordine, nella pubblica amministrazione e a godere di un peso specifico nel sistema sociale ed economico del centro in provincia di Cuneo. Nel registro degli indagati sono finiti, infatti, tre carabinieri, due poliziotti della Penitenziaria e un pubblico funzionario di Bra.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia