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A Reggio prima festa della patrona senza processione: "Scelta dolorosa ma necessaria"

Una precedente edizione della festa a Reggio Calabria per la patrona

La prima festa della patrona di Reggio Calabria senza processione, e i portatori si reinventano volontari del servizio d'ordine in Cattedrale.

"Il cuore, infinitamente triste, sanguina amaramente. La ragione ed il buon senso, tuttavia, unitamente, condividono con infinita convinzione la scelta, dolorosa e complicata assunta dalle Autorità Religiose e Civili, di riformulare, causa coronavirus, le celebrazioni mariane settembrine", sottolinea il presidente dell'Associazione portatori, Giacomo Surace, all'indomani della presentazione del programma.

"Appare, ovviamente strano, a noi portatori, perché è la prima volta nella storia di questa plurisecolare tradizione - continua Surace - che al secondo sabato settembrino e all’imbrunire del successivo martedì, che ogni Reggino non possa incrociare, lungo le strade e tra le case della quotidianità cittadina, il materno volto dell’Avvocata Consolatrice. Ma ripeto, la ragione ed il buon senso, assorbono la tristezza e ci convincono a condividere la scelta e riformulare il nostro tradizionale servizio alla Vara con quanto richiestoci. Così i portatori, con gioia daranno il loro contributo come richiesto dall'arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini: nei giorni tradizionalmente dedicati ai festeggiamenti mariani, saranno volontari del servizio d’ordine in Cattedrale".

E ancora: "Ciascuno di noi vivrà il servizio in Cattedrale con la stessa intensità, con l’identica emozione con cui porta, sulla spalla, la Stanga. Poiché - sottolinea ancora Surace - questo è il servizio che la nostra Mamma (così come la chiamava il compianto decano dei portatori Giovanni Gangeri) ci richiede in quest’anno particolarmente gravoso per l’ancora viva e silente pandemia. Ecco perché, nell’impossibilità, in questo pandemico 2020, di vivere le tradizionali processioni, i portatori si adopereranno, sotto la guida dei loro assistenti don Gianni Licastro e don Nino Iannò, affinché, con il proprio contributo, tutto quanto programmato per le celebrazioni religiose si svolga in modo consono per onorare la Patrona della città. Ed ecco, perché, i portatori della Vara, saranno al servizio dei Frati Cappuccini, per tutto il tradizionale settenario a partire da sera del 5 settembre. E nel primo giorno, sul colle eremitico, in onore di Maria Santissima Madre della Consolazione, offriranno con serenità e gratitudine il cero alla Madonna: lo faranno durante la Solenne Concelebrazione Eucaristica che presiederà mo d. Salvatore Nunnari, e nella stessa serata, l’Associazione premierà i portatori che han raggiunto il 40° anno di servizio alla Vara".

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