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Omicidio a Rosarno, operaio di Gioia Tauro ucciso in una sparatoria: grave il figlio

La vittima, Antonio Pupo

Un uomo di 43 anni, Antonio Pupo, è stato ucciso questa mattina a Rosarno. L'episodio si è verificato nella zona del campo sportivo. Le indagini sono condotte dai carabinieri del gruppo di Gioia Tauro con il coordinamento della Procura di Palmi diretta dal procuratore Ottavio Sferlazza. La vittima risulterebbe incensurata.

I carabinieri hanno fermato una persona. Si tratterebbe del cognato della vittima Antonio Pupo. È stato individuato in un casolare in campagna dopo una caccia all’uomo durata poco meno di cinque ore. L’uomo è accusato anche del tentato omicidio del 18enne Michele Pupo.

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti l'omicidio sarebbe riconducibile a questioni private.  L'uomo faceva l'operaio al porto di Gioia Tauro. Soccorso e trasportato in ospedale a Gioia Tauro, Pupo vi è giunto cadavere e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Assieme ad Antonio Pupo, nell’agguato c'era anche il figlio Michele di 18 anni che è rimasto ferito in modo grave. Il ragazzo, infatti, dal pronto soccorso di Gioia Tauro è stato trasferito d’urgenza nell’ospedale di Catanzaro. Alla base del fatto di sangue potrebbe esserci una lite scoppiata in ambito familiare tra più persone, poi degenerata.

 

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