Nuova zona rossa in Calabria: la tendopoli dei migranti a San Ferdinando. Il provvedimento è stato firmato questa mattina dal vice presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì e prende atto “dell’incidenza dei casi confermati nella comunità presente nella tendopoli, che si attesta su livelli significativi, atteso che quasi il 50% dei soggetti sottoposti a test sono risultati positivi”.
Allo stato nell’area sono presenti circa 180 soggetti “da considerarsi contatti stretti dei casi confermati”, situazione che “determina la necessità di confinare in maniera determinata il focolaio, impedendo liberi spostamenti delle persone fisiche”.
Per l’area su cui insiste la tendopoli, ubicata in località Seconda zona industriale, scattano dunque “il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica, con particolare riferimento ai casi confermati e limitando al massimo ogni spostamento dei contatti stretti” e il “divieto di accesso, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, per le associazioni di volontariato appositamente autorizzate, e per le forze dell’Ordine, Forze di Polizia, Forze Armate e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d'istituto, dei servizi pubblici essenziali”.
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