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L'ospedale di Gioia Tauro sotto i riflettori, il nuovo reparto Covid è ancora chiuso

Ospedale di Gioia Tauro

Quinto giorno di proteste, pacifiche ma incisive, a Gioia Tauro, accese dai commercianti gioiesi in disappunto al nuovo lockdown e ormai dilagate tra la cittadinanza che reclama il diritto ad un'assistenza sanitaria adeguata in un comprensorio che, in perenne attesa del grande ospedale unico, ha subìto passivamente per anni il depotenziamento delle strutture esistenti.

I manifestanti si sono dati appuntamento a metà mattinata di fronte all'ospedale “Giovanni XXIII” a breve destinato ad essere riconvertito in centro degenza post Covid. All'interno del nosocomio vi era la troupe de “Le Iene”, con l'inviato Gaetano Pecoraro per intervistare i vertici sanitari della struttura, a lungo barricati ai piani alti, e chiesto di poter visitare il nuovo reparto ricavato dopo i lavori di adeguamento, destinato ai pazienti Covid ma non ancora aperto.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria. 

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