Ventitrè infermieri; tredici Oss più quattro medici: un cardiochirurgo, uno pneumologo e due in forza al pronto soccorso. Questo il nuovo contingente del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria che, recentemente, è andato a supporto dell’emergenza Codiv-19 ed è già operativo in reparti nevralgici: Malattie Infettive, Pneumologia, Medicina d’Urgenza covid e Terapia Intensiva. «Siamo ancora molto lontani dalle 209 unità, tra varie figure specialistiche, che erano state autorizzate dall’ex commissario ad acta per il piano di rientro, Saverio Cotticelli, ma qualcosa si muove». Esordisce così il direttore sanitario, il chirurgo Salvatore Costatella che spiega: «Non è facile reclutare il personale adeguato e necessario.
C’è il problema del medico specializzato che, per un mese o poco più, e in piena epidemia, non ha interesse a prestare la propria attività e lo stesso dicasi per gli infermieri. Basti pensare che 70 avevano risposto all’appello del Gom ma poi, strada facendo, molti hanno fatto un passo indietro. La condizione minima per loro era quella di un contratto della durata di almeno sei mesi, considerando anche che chi lavora altrove, deve, tra altro, ottenere la relativa autorizzazione alla mobilità. Confidiamo comunque – conclude Costarella – in nuovi margini di apertura e nella possibilità che questo tipo di impegno possa essere prorogato, visto che l’emergenza che stiamo vivendo è destinata a durare per tutto il 2021».
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