Un gesto, simbolico e concreto, per cambiare, nel nome della scienza che avanza, il corso della storia. Ne sono protagonisti i trenta operatori sanitari del Gom che, seguiti da venticinque dipendenti dell’Asp reggina, “celebrano” il “Vaccine day” in riva allo Stretto.
Nelle diverse sale dell’ambulatorio di Otorino del Grande ospedale metropolitano, trasformate in centro vaccinale, pulsano speranza ed ottimismo. Aria contagiosa di un nuovo che verrà: i volti sorridenti e le parole rassicuranti di chi ha fatto questa scelta volontaria. «Questa seconda ondata è stata una vera tempesta virale che ci ha coinvolto umanamente e professionalmente, con un significativo tasso di mortalità. Ora c’è la possibilità di invertire la rotta e non possiamo perdere questa grande opportunità», sottolineano gli anestesisti Marco Tescione e Nicola Loddo del cospicuo gruppo della Rianimazione vaccinato.
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