Reggio

Lunedì 23 Dicembre 2024

Al Gom di Reggio lo “scudo” del vaccino, ma resta la carenza di personale

Nella giornata simbolica di inizio per le “big” d’Europa, Sebastiano Macheda, primario della Rianimazione reggina, è stato il secondo tra tutti gli operatori sanitari del Grande ospedale metropolitano a vaccinarsi. Oggi dice: «Attendo di completare l’iter il prossimo 18 gennaio con la seconda dose. Ho fiducia e sono in ottimo stato di forma». Intanto, il Covid non si ferma. «Purtroppo – osserva Macheda – il virus non ha mai smesso di essere tra noi, con la differenza che in questa seconda ondata la provincia reggina ha i numeri più alti di contagiati di tutta la Calabria. Al Gom si continua a ricoverare per coronavirus con un ritmo alto ed i reparti Covid non hanno tregua, anche se ci sono stati momenti ancora più caldi». Allargando lo sguardo «la situazione è pesante in tutto l’ospedale. La criticità vera è la gestione dei reparti non Covid, essendo stati molte risorse e molti sforzi necessariamente indirizzati all’emergenza; unità spostate e reparti accorpati. C’è un fatto nuovo: dopo la paura iniziale, la gente torna in ospedale per curarsi. Questo – sottolinea Macheda – è positivo perché è testimonianza di fiducia, ma crea il problema “ricezione”. Le urgenze sono all’ordine del giorno, anche quelle operatorie, e il Pronto soccorso fa fatica a “smistare” le necessità. Con il Covid che non si ferma e con i malati “tradizionali”, servono le assunzioni come il pane quotidiano. La direzione strategica guidata dall’ing. Iole Fantozzi, ha a cuore la questione e si sta muovendo per garantire le migliori condizioni di assistenza con l’incremento di medici ed infermieri. Contiamo in un cambio di rotta – conclude Macheda – e nella dovuta attenzione del commissario Longo». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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