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Reggio, le norme violate e i "non ricordo" che inguaiano Demetrio Delfino

I brogli elettorali delle ultime comunali sotto il riflettori della Procura

Demetrio Delfino, assessore al Welfare e alle Politiche sociali

Ancora un altro politico tirato in ballo in inchieste giudiziarie. Questa volta tocca a Demetrio Delfino, ex presidente del Consiglio comunale che adesso ricopre il ruolo di assessore alle politiche sociali. Un altro terremoto giudiziario che esplode e fa traballare la maggioranza di centrosinistra al Comune. Per lui l’accusa è di abuso d’ufficio. Tutto parte dopo il primo step dell’indagine sui brogli e i “non ricordo” di Delfino fanno scattare per lui la formulazione di contestazioni con conseguente passaggio da soggetto informato sui fatti a indagato. Delfino risponde ai pm «di non ricordare la norma in base alla quale Castorina subentrava a Marra nella commissione elettorale». I Pm: «Come mai i componenti della Commissione elettorale comunale vengono nominati dal consiglio comunale mentre lei designa direttamente e personalmente il Castorina? Delfino: «Voglio precisare che non ho nominato io Castorina ma ho comunicato che alle sedute della commissione elettorale avrebbe preso parte il consigliere Castorina; non so dare spiegazioni al contenuto di questa nota a mia firma atteso che come ella mi rende ora edotto, in base alla normativa in materia DPR 20.3.1967, n. 223 non è possibile procedere a sostituzione del membro effettivo se nella Commissione vi sono componenti, effettivi e supplenti, in numero superiore rispetto a quello richiesto per la validità delle riunioni». A Delfino in sostanza viene contestato di aver aggirato le norme sulla composizione della commissione elettorale.

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