Una serie di modifiche al progetto per evitare «che siano cancellate le tracce urbanistiche, liberty e razionaliste, della ricostruzione reggina». Ad intervenire sul progetto di restauro e riqualificazione di piazza De Nava, proposto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, è la Fondazione Mediterranea, secondo cui linee guida pur valide (come un raccordo più integrato del Museo con l’esterno l’ampliamento della piazza con la pedonalizzazione delle strade adiacenti e l’apertura della piazza agli spazi attigui, come il monumento Alvaro, con cui fare sistema) «l’esecuzione progettuale, pur se legittima e rispettosa delle leggi, è fortemente deficitaria dal punto di vista identitario».
«Inoltre – si legge in una nota – l’uso di programmi per il rendering non proprio all’altezza del compito e alcune grossolane imprecisioni nella descrizione dello stato attuale della piazza, certificano come valida l’unanime e generale impressione nettamente negativa sul progetto, di basso livello culturale nonché sganciato dal contesto storico e urbanistico della città».
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