Accelerare: la parola d’ordine sui vaccini anti-Covid, da mesi, è sempre la stessa. E le strade per farlo si snodano in più direzioni, dal coinvolgimento dei medici di famiglia al contributo dei farmacisti, passando per il nuovo piano “riveduto e corretto” dal commissario regionale Guido Longo con i nuovi punti per la somministrazione. Ma se la Calabria rimane fanalino di coda, è evidente che il primo passo dev’essere un’inversione di rotta.
L'analisi di Falcomatà
Sabato, nella sua ormai tradizionale diretta Facebook del sabato, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha dato qualche cifra: «Siamo indietro, non c’è dubbio, siamo colpevolmente fanalino di coda con il 42% di vaccinati tra gli over80 (peggio di noi solo la Sicilia), il 7% di persone tra i 70 e i 79 anni (dietro di noi solo la Puglia) e il 39% del personale scolastico. Insistiamo a dirlo, lo abbiamo scritto al generale Figliuolo, visto che non c’è stata possibilità di incontrarlo nella sua recente passerella a Taurianova, a anche all’Asp: bisogna aumentare il personale abilitato alle somministrazioni e i punti vaccinali. Si è aperta finalmente la possibilità anche ai privati accreditati, aspettiamo che questo passaggio importante concretizzi. Perché solo aumentando il numero di soggetti e di luoghi dove poter effettuare vaccinazioni – ha concluso il sindaco – il piano potrà procedere nel migliore dei modi».
Previsti dodici punti vaccinali nel mese di aprile in tutta la provincia
Il nuovo dca del commissario Longo prevede per il mese di aprile, per la provincia di Reggio, dodici punti vaccinali per una somministrazione complessiva, a regime, di oltre 2100 dosi al giorno. Perché si aggiungano, a breve, la sede del Reparto Mobile della Polizia di Stato (con 10 punti vaccinali) e il palazzetto dello sport di Siderno (20 punti vaccinali) bisognerà implementare il personale medico e paramedico. «A tale proposito – si legge nel dca – si stanno stipulando apposite convenzioni con la Croce Rossa Italiana ed altre associazioni di volontariato. Del resto, la ineludibile mission è quella di pervenire in tempi quantomeno ristretti ad una completa vaccinazione della popolazione calabrese, unica soluzione per uscire definitivamente dal tunnel pandemico». La mappa attuale parte da Reggio, con due centri vaccinali (400 dosi giornaliere da lunedì a sabato o domenica, “spalmate” su 8 ore giornaliere), poliambulatorio Sud (70 dosi, da lunedì a domenica, 7 ore) e il Grande ospedale metropolitano (400 dosi da lunedì a domenica, 11 ore). Per la fascia tirrenica il dca punta sull’ospedale Polistena (80 dosi da lunedì a sabato, 3 ore al giorno), la casa della salute di Scilla (200 dosi lunedì-venerdì, 7 ore), il polo di Taurianova (200 dosi martedì, giovedì, sabato e domenica, 8 ore), e ancora Palmi (50 dosi lunedì-sabato, 5 ore), Laureana (100 dosi da martedì a giovedì, 6 ore) e Cittanova (160 dosi il sabato, 8 ore). Infine sula jonica tre hub: l’ospedale di Locri (100 da lunedì a venerdì, 10 ore), l’ospedale di Meito Porto Salvo (150 dosi da lunedì a domenica, 11 ore) e la casa della salute di Siderno (250 dosi da lunedì a domenica, 12 ore).
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