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Vaccini a Reggio: nessuno vuole Astrazeneca

«C’è un rifiuto netto da parte della gente, ma per fortuna le quantità in nostra dotazione, non sono cospicue». Intanto continua la campagna per immunizzare i pazienti fragili

Trecentonovantasei dosi somministrate ieri al Grande Ospedale Metropolitano. Di cui 336 prime dosi e 60 seconde dosi. Ma soprattutto tutte, con lo stesso marchio: “Pfìzer”. «Nessuno vuole più “AstraZeneca”. C’è un rifiuto netto, anche se, per fortuna le quantità in nostra dotazione, non sono così cospicue», osserva Vito Natale, dello staff del direttore medico di presidio. La campagna vaccinazione continua a privilegiare le categorie fragili ed è doppio il percorso messo in piedi al Gom. Innanzitutto, quello principale di mettere in protezione i soggetti vulnerabili in cura nei diversi reparti dell’ospedale reggino.

L’altra corsia, partita proprio ieri, è collegata alla piattaforma con Poste Italiane. «Le prenotazioni, al riguardo, sono massimo di cento persone al giorno. Non possiamo superare questo numero che, tra l’altro, è stato esaurito nella giornata di ieri, considerando che si tratta di soggetti che provengono dal territorio e si aggiungono ai nostri “ambulatoriali”. In ogni caso, la forza vaccinale del Gom è destinata a crescere», ammette ancora Vito Natale.

Il riferimento è ai tredici vassoi che sono stati consegnati ieri all’ospedale reggino, ognuno dei quali contenente 195 dosi. «Otto vassoi li abbiamo dati all’Asp; il resto resta in nostra dotazione. Abbiamo un bel po’ di pazienti fragili da vaccinare e contiamo di accelerare il percorso.

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