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L’Asp di Reggio “chiama” i creditori e tenta di chiudere col passato

Lanciata una procedura innovativa per abbattere il contenzioso miliardario

La sede dell'Asp di Reggio Calabria

Un nuovo tentativo per mettere ordine nei conti e per cercare di capire quanto è effettivo il buco del contenzioso all’Azienda Sanitaria provinciale. Può essere riassunta così la nuova iniziativa messa in campo dalla guida dell’Asp per cercare di cristallizzare un dato che la ex commissione straordinaria stimava in circa 1 miliardo di euro di valore per i procedimenti giudiziari esecutivi contro l’Asp. Non si tratta di un provvedimento che ha un valore definitivo ma un nuovo modo di approcciarsi ma sempre legato alla buona fede e alla correttezza dei tantissimi creditori che vantano (o meglio sostengono di vantare) crediti nei confronti dell’ente sanitario. Una procedura interlocutoria, è stata definita dall’Asp, mediante la quale entro il prossimo nove di maggio tutti coloro che ritengono di avere un credito non soddisfatto deve produrre idonea documentazione attestante il diritto a essere pagato. E contestualmente dichiarare di non avere già avuto soddisfatta la propria pretesa creditizia. Tra i tanti adempimenti previsti a carico dei creditori, l’esibizione del titolo esecutivo e gli eventuali interessi di mora maturati a causa della ritardata esecuzione. La sezione più complessa è quella che riguarda i contenziosi avviati: i creditori dovranno indicare il numero del procedimento con contestuale esibizione dei titoli.

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