L’ex poliziotto ed assessore comunale Seby Vecchio, l’ex capo delle giovani leve della cosca Serraino, Maurizio Cortese, e i suoi due fedelissimi, i fratelli Tonino e Daniele Filocamo: ci sono anche quattro collaboratori di giustizia tra i 24 indagati della doppia retata “Pedigree” che hanno ricevuto l'avviso conclusioni indagini della Procura distrettuale antimafia di Reggio.
Verso il processo capi e gregari della cosca Serraino, e di una costola del clan Libri, colpititi duramente, in due distinte ma ravvicinate retate condotte dalla Squadra Mobile tra il 9 luglio (“Pedigree”) e il 15 ottobre 2020 (“Pedigree 2”) stroncando gli affari criminali dello storico gruppo mafioso con base operativa nel quartiere San Sperato, e nei comuni aspromontani di Cardeto e Santo Stefano.
Ampio il ventaglio delle accuse, sostenuto dal pool della Dda diretto dal procuratore Giovanni Bombardieri e composto dai sostituti Sara Amerio, Paola D'Ambrosio, Stefano Musolino, Walter Ignazitto e Diego Capece Minutolo: associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, illecita concorrenza con violenza o minaccia, incendio, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa.
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