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Finanzieri "infedeli" assolti nella Locride, depositate le motivazioni della sentenza

I giudici hanno dichiarato inutilizzabili tutte le intercettazioni

Il tribunale di Locri

«Tutte le intercettazioni devono essere dichiarate inutilizzabili ai fini decisori. La declaratoria di inutilizzabilità del compendio intercettivo coinvolge la quasi totalità dei reati oggetto delle statuizioni di condanna della sentenza di primo grado delle quali rappresentano il supporto probatorio».

È quanto scrivono i giudici della Corte di Appello di Reggio nelle motivazioni della sentenza con cui, a marzo scorso, hanno ribaltato la sentenza del processo “Finanzieri infedeli”, che ha riguardato 41 imputati, compresi Vincenzo Insardà, ex comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Locri, il maresciallo in pensione Giuseppe Crinò e Francesco Inzirillo, anche lui maresciallo delle Fiamme Gialle.

L’assoluzione degli imputati per quasi tutti i reati principali, mentre per quelli residui si è rilevata l’intervenuta prescrizione, si fonda sulla riconosciuta fondatezza dell’eccezione difensiva di inutilizzabilità delle intercettazioni sollevata dagli avvocati Giovanni Taddei, Donato Iacopino e Antonio Alvaro, «poiché i reati risultanti dall’attività di intercettazione non si trovano in alcuno dei casi di connessione ex articolo 12 c.p.p. rispetto a quelli in relazione ai quali l’attività tecnica era stata autorizzata».

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