Sui risarcimenti riconosciuti ai lavoratori precari della scuola non possono essere operate trattenute. Lo ha stabilito il Tar di Reggio Calabria, bocciando, di fatto, quanto sostenuto dal ministero dell’Istruzione che, sulle somme ottenute sotto forma di “danno sanzione” dal personale docente con contratto a termine, aveva detratto l’Irpef e pagato solamente la differenza. Si tratta di una prima decisione del genere su scala nazionale, destinata pertanto a fare giurisprudenza. Il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato l’altro ieri su tre ricorsi, presentati a nome di un gruppo di docenti calabresi, assistiti dall’avvocato Giorgio Messorio, con sentenze che sanciscono il diritto dei precari a ricevere l’intera somma riconosciuta loro dal giudice del lavoro, cui si erano rivolti in precedenza.
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