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Reggio Calabria, riapre la casa dei Bronzi di Riace

Dopo il ritorno della Calabria in zona gialla, da oggi 12 maggio tornano ad essere pienamente fruibili dai visitatori i quattro livelli dell’esposizione permanente del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Al momento l’apertura settimanale è prevista dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 20. Le sale del MArRC potranno accogliere nuovamente i turisti che vorranno raggiungere lo Stretto attratti non solo dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello, veri e propri capolavori dell’arte greca, ma anche dagli oltre 4000 reperti che costituiscono la narrazione più preziosa dell’antichità della Calabria, dal Paleolitico alla tarda età romana. «Diventa finalmente realtà - commenta il direttore Carmelo Malacrino - il nostro desiderio di poter riaprile le sale al pubblico.

Dopo i mesi di chiusura forzata a causa della pandemia, l’idea di poter rivedere Calabresi e turisti tra le vetrine del Museo, incantati dalla bellezza dei reperti esposti, ci riempie di gioia e di entusiasmo. In questo periodo le attività degli uffici non si sono fermate e presto potremo anticipare qualche notizia sulle tante iniziative in programmazione per la stagione estiva. Le esperienze di questi mesi sui canali social sono state un successo e continueremo a valorizzare e promuovere le collezioni anche sul web, certi di poter raggiungere un pubblico sempre più vasto e internazionale». Intanto è quasi pronta la piattaforma per la prenotazione e l'acquisto esclusivamente online del biglietto di ingresso, con la quale il MArRC avvia la sperimentazione dell’abbandono del contante, anche per accelerare gli accessi ed evitare le file. "Per qualche settimana - afferma Malacrino - il Museo resterà ancora chiuso nel weekend ma entro l’estate si potrà tornare all’apertura dal martedì alla domenica in massima sicurezza e con ingressi contingentati grazie alla nuova piattaforma di prenotazione online che permetterà di passare all’acquisto esclusivamente digitale del biglietto e saremo anche in grado di conoscere, nel rispetto della privacy, provenienza, fascia di età e altri dati dei visitatori per monitorare l’affluenza e migliorare i servizi in un’ottica di maggior gradimento per il pubblico».

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