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Bracconaggio, 5 falchi abbattuti a Reggio Calabria trovati dai carabinieri

Quella appena trascorsa è una settimana segnata da gravi episodi di bracconaggio nell’area dello Stretto di Messina. Il bilancio è di 5 falchi abbattuti, tutti nell’area metropolitana di Reggio Calabria, di cui 4 morti e un ferito, un Falco pecchiaiolo, attualmente in cura presso il Centro di Recupero animali selvatici di Messina, gestito dall’Associazione Mediterranea per la Natura (MAN) che, a causa delle lesioni riportate, non potrà mai più tornare a volare. "Questi crimini - dichiara Dante Caserta, Vice Presidente del WWF Italia - sono spesso associati ad altri gravi reati e sono compiuti, in maniera frequente e diffusa in tutto il Paese, da soggetti che non temono le ripercussioni, in quanto oggi gli strumenti normativi e sanzionatori posti a contrasto dei reati contro la fauna e la flora selvatiche sono assolutamente inadeguati rispetto al danno causato da chi si rende autore di queste condotte illecite. Ciò, oltre a privare la norma della sua funzione deterrente, vanifica, di fatto, l’enorme e prezioso lavoro delle forze di polizia e della Magistratura che, nonostante siano sempre più specializzati e sensibili rispetto a queste tematiche, non possono avvalersi di strumenti, anche investigativi, idonei a supportare l’azione penale e processuale che spesso si estingue prima di giungere a conclusione". (ITALPRESS).

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