«In occasione di un nostro commento sull’inversione di rotta nella gestione dei rifiuti da parte del Comune, abbiamo evidenziato come la tanto sbandierata internalizzazione dei servizi pubblici, con affidamento alla società in house Castore, si sarebbe rivelata impraticabile perché in contrasto con la normativa vigente nonché per problematiche tecnico-amministrative. Lo dicevamo scorso 8 febbraio ed è stato confermato dall’Anac lo scorso 10 marzo, in riscontro alla richiesta di parere avanzata dall’Amministrazione comunale, avente ad oggetto “Affidamento servizi pubblici locali-clausola sociale- richiesta di parere”».
La presidente del movimento “Impegno e Identità”, Angela Marcianò e la consigliera comunale Filomena Iatì evidenziano che «l’Anac smonta il percorso già illustrato nella precedente consiliatura, con convincimento da illusionista, dal sindaco Falcomatà e dai suoi assessori e ribadito nel corso della campagna elettorale di settembre. Tre pagine e mezzo che ricordano all’Amministrazione comunale come l’Autorità, la giustizia amministrativa e la Corte dei Conti si siano già espresse sull’oggetto del parere richiesto con decisioni, linee guida e sentenze. Di questo parere, trasmesso per pec al sindaco Falcomatà, non è stata data alcuna notizia alla cittadinanza, nonostante l’internalizzazione (ovvero l’assunzione diretta, senza concorso) dei dipendenti di Idrorhegion e di Avr – le società che gestiscono oggi i servizi pubblici essenziali di depurazione, fognatura e raccolta rifiuti – abbia costituito il fulcro della propaganda elettorale di Falcomatà».
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