Rifiuti a Reggio, si ferma l’invio verso la Puglia

La raccolta zoppica e i conferimenti rallentano. Il rischio di un riacutizzarsi dell’emergenza rifiuti è qualcosa in più di un timore. La trasferenza verso la Puglia è scaduta da dieci giorni e le premesse affinché si possa rinnovare questa esperienza costosa ma indispensabile, non sono delle migliori. Alla vigilia della stagione turistica la Puglia preferisce smaltire i rifiuti prodotti in casa propria piuttosto che “ospitare” quelli dell’Ato reggina. Intanto l’Ambito territoriale ottimale ha provveduto intanto ad individuare una soluzione tampone per lo smaltimento di una parte degli scarti. Uno dei nodi più difficili da sciogliere. Così in un contesto di estrema difficoltà la Città Metropolitana che riveste il ruolo di Ato ha affidato ad un azienda il servizio di trasporto e smaltimento o recupero in impianti autorizzati dei rifiuti cer prodotti dall'impianto di trattamento rifiuti urbani di Sambatello. Operazione che per ragioni di estrema urgenza non hanno consentito di attendere i termini necessari per l’espletamento di procedure di gara aperte, ristrette o competitive con negoziazione. Per trovare una soluzione tempestiva è stata espletata una procedura di gara mediante ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione, prevedendo, quale criterio di aggiudicazione, quello del minor prezzo. La durata dell’affidamento è prevista per il periodo necessario all’effettuazione del servizio, comunque stimato in quattro mesi salvo eventuali proroghe trattandosi di un servizio a misura. Secondo quanto previsto saranno smaltite circa mille tonnellate di scarti. Ma basteranno a far fronte alle esigenze del territorio più popoloso della Calabria? Per di più ne periodo estivo in cui la produzione aumenta.