Come i mafiosi. Come etichettare diversamente chi venerdì sera ha fatto irruzione all'interno della scuola Ibico a Santa Caterina, chiusa all’utenza dal novembre 2011 per la necessità di interventi di adeguamento sismico e consolidamento strutturale, ed ha appiccato un incendio distruggendo ciò che vi era custodito, documenti compresi. A segnalare la storiaccia che indigna chiunque è stata Simona Accardo, socio fondatore del “Movimento Impegno e Identità con Angela Marcianò presidente: «Più volte, in questi anni, l’amministrazione Falcomatà ha comunicato l’imminente inizio lavori di adeguamento e ristrutturazione, dopo aver ottenuto un finanziamento di 800mila euro dal Miur e avere previsto lo stanziamento di 1milione600mila per aver inserito il progetto di manutenzione straordinaria del plesso nell’ambito dell’unità di Progetto intersettoriale “Agenda urbana». Il Comune aveva comunicato l’inizio dei lavori a settembre 2020: «Nulla si è mosso; uno dei tanti proclami vuoti a cui in questi anni ci siamo abituati e a cui è seguito solo silenzio e abbandono».
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