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Locri, in ospedale la “garçonnière” e il cappellano senza alloggio

Il presidio si conferma inesauribile fonte di “stranezze”

Il cappellano dell’ospedale di Locri, don Giuseppe Marino lasciato senza alloggio all’interno del presidio ospedaliero per «indisponibilità di ambienti idonei». Mentre locali dell’ultimo piano venivano utilizzati come garçonnière da personale che ne deteneva le chiavi senza alcun titolo. Adesso, una volta scoperto l’inganno, il cappellano nei prossimi giorni avrà finalmente un alloggio, regolarmente previsto dalle convenzioni tra lo Stato e la Santa Sede.

La questione era stata più volte sollevata dal segretario territoriale della Uil-Fpl Nicola Simone, che, contrariamente alle affermazioni di indisponibilità di ambienti idonei da assegnare come alloggio al cappellano, evidenziava l’esistenza di locali idonei, soprattutto nella non più utilizzata area dei cosiddetti “paganti”, le cui chiavi sarebbero state indebitamente possedute da personale non avente alcun titolo. Che utilizzava i locali per scopi in chiara antitesi con quelli istituzionalmente prefissati.

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