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Anche i cani “prigionieri”. Il Lido di Reggio è... terra di nessuno

“Cittadini per il cambiamento” chiede l’intervento della Magistratura

Uno dei cani a spasso tra le cabine devastate del Lido di Reggio Calabria

Non bastavano la struttura cadente, le cabine devastate, i rifiuti, il degrado assoluto, i rivoli maleodoranti: ora al Lido comunale spuntano anche i cani reclusi chissà da chi nelle cabine assolate. La denuncia, circostanziata e con tanto di fotografie, è del presidente dell’associazione “Cittadini per il Cambiamento”, Nuccio Pizzimenti, che attraverso il prefetto chiede fra l’altro l’intervento della Magistratura. A riaccendere la miccia – che in verità non si è mai spenta – è stato un recente sopralluogo del vicesindaco Tonino Perna, «mandato – accusa Pizzimenti – a far vacua passerella dal sindaco Falcomatà», mentre «i reggini dopo due anni di abbandono del Lido ormai lo vedono ridotto a mal partito, oltre che “terreno” di “presenze” oscure e malavitose, con dei poveri cani reclusi nelle cabine assolate, per non parlare dell’atavica fogna e delle cabine dolosamente bruciate e delle molte altre piene di rifiuti e di escrementi umani!».

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