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Brogli a Reggio, la città resta con il fiato sospeso. Attesa per la decisione del Tar sul ricorso

Ieri la discussione dopo l’azione avviata dal movimento “Nuova Italia Unita”

Il ricorso presentato dal movimento “Nuova Italia Unita” sul caso dei brogli elettorali è stato discusso da remoto come era stato già decretato nei giorni scorsi dal presidente del Tribunale amministrativo regionale. La causa attivata da sei cittadini, con a capo Luigi Catalano, che era sceso in campo alle scorse elezioni comunali, punta a ottenere l’annullamento di tutta la procedura che ha portato alla rielezione del primo cittadino in carica Giuseppe Falcomatà nel turno di ballottaggio. La causa amministrativa prima che nel merito deve superare un ostacolo procedimentale. Forse il più complicato che è di natura formale. Il ricorso è stato, infatti, depositato abbondantemente dopo i 30 giorni dallo svolgimento delle elezioni comunali così come prescritto dalla legge in tema di ricorso elettorale. Tuttavia le ragioni dei promotori della causa stanno proprio nell’impossibilità di chiedere un annullamento delle elezioni per brogli nei tempi indicati dalla legge poiché l’inchiesta che ha portato per primo all’arresto dell’ex capogruppo del Partito Democratico Antonino Castorina è un “fatto nuovo” di cui si è venuti a conoscenza solo lo scorso dicembre e quindi ben oltre il termine dei 30 giorni anche del ballottaggio della prima settimana di ottobre.

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