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Emergenza rifiuti a Reggio Calabria: la Puglia è l’unica via d’uscita

Rinnovata la richiesta al governatore Emiliano per smaltire 150 tonnellate al giorno. Attesa la conferma dalla Regione. Dopo i roghi il vertice in Prefettura.

Domenica rovente tra afa e roghi. Tonnellate di rifiuti in fiamme a Ciccarello e al Rione Marconi, ad Arghillà. Quando l'emergenza diventa ancora più drammatica il fenomeno degli incendi dei cumuli di immondizia diventa ancora più ricorrente. Una situazione che con le alte temperature di questi giorni rischia di esplodere. Tanto che la Città Metropolitana ha di nuovo fatto richiesta di riattivare la trasferenza verso la Puglia, una operazione costosa che però al momento pare l'unica via d'uscita rispetto all'emergenza. Una richiesta che pare abbia trovato parere favorevole dalla Regione che dovrebbe accogliere 150 tonnellate al giorno di rifiuti dal territorio dell'Ato reggina.
Una situazione difficile che stamattina è stata al centro di un vertice in Prefettura, in cui il Comune ha messo l’accento sulle inadempienze della società che si occupa del servizio di raccolta. Il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore Paolo Brunetti hanno ribadito che se da una parte ci sono i conferimenti ridotti dall’altra per alcune frazioni come la carta, la plastica, gli ingombranti non dovrebbero registrarsi disservizi. Cosa che invece avviene spesso con i ritardi nella raccolta del porta a porta. Come dire si auspica che l’avvicendamento con Avr possa avvenire al più presto, anche se è ragionevole pensare che prima dell’autunno è improbabile che si riesca. A fronte di questa previsione il Comune incalza la società.

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