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Muoiono sbalzati dallo scooter a Reggio, sei indagati per omicidio colposo

Il Cedir, sede degli uffici giudiziari

Sono sei gli indagati – tra cui funzionari del Comune di Reggio Calabria, dell'Anas, e un funzionario della Polizia municipale reggina oltre all'amministratore delegato della società che stava eseguendo i lavori di rifacimento del manto stradale e della segnaletica – per l'incidente stradale autonomo che ha provocato la morte di Domenico Spinella e Maria Teresa Mento, deceduti il 2 novembre 2018, dopo essere sbalzati dallo scooter finito in una voragine mentre percorrevano la via Nazionale Pentimele, cintura urbana nord di Reggio. Cinque indagati rispondono di omicidio colposo come si legge nell'avviso conclusioni indagini preliminari notificato dalla Procura di Reggio. E nello specifico «per colpa consistita in imprudenza, imperizia e negligenza nell'organizzazione, nell'esecuzione e nella vigilanza dei lavori in corso di svolgimento nel cantiere di via Nazionale Pentimele, e segnatamente nell'abbandonare per diversi giorni il suddetto tratto stradale in precarie e pericolosissime condizioni per di più peggiorate a seguito delle copiose piogge di quei giorni e del regolare transito veicolare, ma aperto al normale traffico veicolare senza mettere in sicurezza il tratto stradale in questione ossia senza adottare alcuna segnaletica o protezione o cautela volta a evitare il transito o a ridurne i rischi».

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