Alla fine l’annuncio della Sacal sulla ricapitalizzazione è un avviso rivolto a chi è già socio e in particolare alla Regione. E la tanto attesa apertura ai territori e in particolare a quello di Reggio che non ha voce in capitolo sulle dinamiche dell’aeroporto dello Stretto. Peraltro la richiesta di ricapitalizzazione si traduce in una sorte di richiesta di 10 milioni di euro alla Regione per rimpinguare le casse in crisi. Sembra che si stia riavvolgendo il nastro a quando a guidare l’aeroporto dello Stretto c’era la Sogas, costantemente in crisi e che ha risucchiato ingenti risorse pubbliche prima di capitolare. La Città metropolitana non potrà ancora fare il suo ingresso nella Sacal perché per farlo serve un avviso pubblico vero e proprio e quindi dopo mesi tutto è incerto. Così come il futuro del “Tito Minniti”. Ed è proprio su questo e sui ritardati investimenti infrastrutturali e dell’offerta interviene Luciano Modeo della Uiltrasporti: «Il sistema aeroportuale calabrese, trascina ancora ad oggi le lacune evidenziate dai due anelli deboli, appartenenti alla realtà crotonese e reggina, nonostante la continua saturazione dell’esigua offerta di posti disponibili, dimostri che, aumentandola, potrebbe essere maggiormente appetibile ad un prezzo certamente più competitivo, interessando altresì l’utenza delle aree limitrofe, a seguito dell’eventuale esecuzione delle migliorie necessarie per l’accessibilità delle aree».
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