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Nuova isola pedonale a Reggio, il dado è tratto

Da ieri è partita la “sperimentazione” di un progetto che, finora, ha ricevuto solo pesanti critiche. Falcomatà: «È un progetto di grande prospettiva proposto dagli stessi imprenditori». Calabrò: «L’iniziativa è nata dal dialogo e dal confronto con il tessuto produttivo»

Completata la fase di installazione delle sei piattaforme in legno, dei nuovi arredi e degli ombrelloni, da ieri è partita formalmente la cosiddetta «sperimentazione» dell’isola pedonale sul Corso Matteotti, che in città – come spesso accade con le novità – è stata accolta con molto scetticismo e un carico di polemiche al vetriolo.
Cambia, dunque, volto la parte alta del Lungomare Falcomatà, una vera e propria rivoluzione non solo per la viabilità, ma anche il tentativo di una modifica radicale dello stile di vita dei reggini e, si spera, anche dei fiumi di turisti che giungeranno in città. Protagonisti dell’iniziativa di questo progetto ambizioso sono sei imprenditori già attivi sull’arteria cittadina, che hanno proposto all’Amministrazione comunale il riallestimento del Corso Matteotti, creando una grande isola pedonale, con nuovi spazi esterni per i clienti (va di moda, oggi, chiamarli dehors).
Il progetto realizzato e che durerà fino al prossimo 30 settembre, è stato presentato ieri mattina dal sindaco Giuseppe Falcomatà, al termine di una simbolica passeggiata percorrendo il nuovo tratto pedonale da Piazza Indipendenza fino a via Giulia. Le novità non si fermano ai dehors, bensì riguardano anche la nuova viabilità e mobilità urbana, che saranno sostenuti da una serie di servizi comunali pensati per un facile raggiungimento del centro urbano.

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