Reggio

Lunedì 06 Maggio 2024

Scaffidi: il “Giovanni XIII” di Gioia Tauro un presidio tra i migliori dell’Asp, verrà potenziato

Visiere protettive allineate sul davanzale di una delle finestre del reparto come fossero elmetti; medici, infermieri e personale Oss, tutti giovanissimi, al seguito della veterana dottoressa Lidia Loiacono; volontari della Croce Rossa, insieme alla presidente Giovanna Ursida; la responsabile del centro vaccini dottoressa Loredana Carrera; i medici del Pronto soccorso. Sono loro, i protagonisti della lotta al Covid nel capoluogo pianigiano, a fare da guida tra porte e finestre aperte, letti vuoti, corridoi che raccontano tanta sofferenza e solitudine ma anche grandi slanci di solidarietà, collaborazione, aiuto reciproco, esperienze umane e professionali molto intense. Il centro Covid di Gioia Tauro ha chiuso battenti restituendo i locali al reparto di Medicina, da ieri già operativo per i ricoveri. Dei 40 posti letto del Covid hospital, 30-35 sono stati utilizzati nei periodi di picco, una risorsa che ha consentito di trasferire pazienti ancora positivi ma a bassa intensità di cure dal Gom, saturo quando a novembre il Covid impazzava, liberando così posti di primo impatto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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