Avrebbe dovuto tenersi ieri, condotto dal giudice per le indagini preliminari Stefania Rachele e alla presenza del pm antimafia Walter Ignazitto, l’interrogatorio di garanzia di Angelo Carina, che, però, non si è tenuto. Il suo difensore, l’avv. Fabio Tuscano, ha fatto sapere che l’interrogatorio è stato rinviato per “legittimo impedimento” del detenuto.
Nella notte tra sabato e domenica, infatti, l’arrestato di spicco dell’operazione “Lampetra”, ritenuto il “vertice” dell’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga e al controllo del territorio di Scilla (ma anche spaccio nelle vicine piazze di Bagnara e Villa), ha tentato il suicidio, procurandosi dei tagli e ingerendo del liquido nocivo.
È stato prontamente ricoverato e, a quanto è dato sapere, le sue condizioni non destano preoccupazione. L’avv. Tuscano ha depositato nel primo pomeriggio di ieri istanza di revoca della misura cautelare per incompatibilità con la detenzione carceraria con richiesta di applicazione degli arresti domiciliari.
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