Ad ogni estate si ripropone il problema dell’inquinamento della costa compresa tra i comuni di San Ferdinando, Rosarno e Nicotera, causata dalle acque putride e mefitiche riversate nel Mar Tirreno dal Mesima e dai suoi affluenti. Un problema conosciuto da oltre vent’anni, ampiamente dibattuto in diverse sedi istituzionali locali e regionali, oggetto di proposte di interventi “risolutivi”, rimasti però confinati nei cassetti polverosi delle buone intenzioni. La questione torna alla ribalta a seguito del nuovo allarme lanciato dal Wwf Calabria, nel tentativo di trovare finalmente ascolto presso le istituzioni competenti. Il primo a prendere posizione, quale rappresentante del Comune considerato principale responsabile dell’inquinamento del corso inferiore del Mesima, è il commissario prefettizio Antonio Reppucci,
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